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Bollette Tari, scoppia la protesta a Barcellona

Richieste di chiarimenti al Municipio e alla società Municipia da parte di numerosi contribuenti

Comune di Barcellona

Contribuenti raggiunti da intimazioni di pagamento di bollette Tari per gli anni arretrati sul piede di guerra, perché riscontrano errori – specie per le seconde case – ma anche sulla mancata applicazione delle detrazioni dovute. A far aumentare la tensione sono le richieste di pagamento per il 2016, che a parere di molti esperti è un anno per il quale sarebbe intervenuta abbondantemente la prescrizione. La cosa più grave è che la società incaricata degli accertamenti e della riscossione, Municipia, non avrebbe messo a disposizione dei contribuenti un personale numericamente sufficiente per accogliere quanti si rivolgono agli sportelli al fine di chiedere annullamenti o correzioni. Accade così che tutti coloro che finora si sono recati allo sportello, vengono invitati a ripresentarsi a luglio, quando sarà spirato il termine ultimo per i ricorsi. La tensione tra i contribuenti aumenta sempre di più al punto che gruppi di cittadini ipotizzano l'avvio di una “class action”, azione legale collettiva che consente ai cittadini di tutelare i propri diritti individuali omogenei relativi alle interpretazioni insindacabili adottate dai vertici dell’ufficio tributi che si spingono a richiedere attestazioni sulla consistenza dei componenti dei nuclei familiari pur disponendo il Comune dei dati anagrafici dei residenti. A farsi interpreti dei disagi quotidiani dei contribuenti che bollette in mano varcano l'ingresso di Palazzo Longano senza ottenere soluzioni, 7 consiglieri comunali che nella seduta di stasera interamente dedicato al “question time”, hanno presentato una interrogazione al sindaco Pinuccio Calabrò, che rappresenta un atto d'accusa e di messa in mora. Infatti i sette esponenti dell’opposizione David Bongiovanni, Antonio Mamì, Ilenia Torre, Melangela Scolaro, Giuseppe Abbate Raffaella Campo e Gabriele Sidoti, chiedono al sindaco «se non ritiene di dover richiedere alla società incaricata dell’attività di accertamento ed agli uffici preposti, un urgente approfondimento della questione, finalizzato all’annullamento in autotutela di tutti gli avvisi di accertamento Imu e Tari relativi all’anno 2016 e di quelli relativi all’anno 2017, recapitati ai cittadini dopo il 26 marzo 2023».

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