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Messina Social City, long list... dimezzata: polemiche in Aula

Solo 6600 hanno validato la domanda

Arbuse, Calafiore e Valeria Asquini e in alto la presidente Di Ciuccio

Solo la metà dei candidati ha deciso di dare seguito alla riapertura della procedura. Un numero più basso delle attese, forse, perché chi riteneva di non avere speranze non ha nemmeno giocato la carta della validazione. Sono 6.600 i candidati, su 13.400 che sono tornati sulla piattaforma durante i dieci giorni in cui è rimasta aperta per le procedure di soccorso istruttorio e validazione delle istanze presentate in estate per la formazione della long list della Messina Social City.

Una finestra di “recupero” decisa dall’Azienda speciale prima che la graduatoria provvisoria diventi definitiva. Ma l’Azienda non ha potuto attendere che che venisse cristallizzato l’esito della selezione per titoli ed esperienze, perché ha dovuto avviare le prime 300 assunzioni a tempo determinato per far fronte alle esigenze che arrivavano dal mondo della scuola. Alla luce della nuova graduatoria che verrà fuori dalla validazione, potrebbe esserci uno stravolgimento delle posizioni degli aventi diritto e questo potrebbe far emergere che qualcuno che non è stato contrattualizzato avrebbe avuto il diritto ad esserlo e ovviamente il discorso vale anche a parti invertite. Che succederà se dovesse concretizzarsi questa ipotesi? In ogni caso chi non ha “validato” la posizione dovrà essere escluso dalla graduatoria.

Anche di questo si è parlato ieri in commissione consiliare alla presenza dell’assessore Calafiore, della presidente della Msc Asquini e del consigliere di amministrazione Arbuse. È stato soprattutto Felice Calabrò (PD) a “sollecitare” i chiarimenti del board dell’Azienda, preoccupato dall’effetto che potrebbe avere avuto la riapertura della piattaforma per la validazione e il soccorso istruttorio. «Nei primi due giorni – dice il consigliere – era possibile variare ogni dato non solo quelli legati all’esperienza lavorativa. Poi è stato chiuso il sito e, una volta sistemato l’errore, è stato riaperto». «Tutti i candidati che avevano inserito dati in quelle ore– ha risposto la Asquini – sono stati contattati e fatti rientrare in piattaforma per la giusta validazione che non era riferita ai titoli di studio ma solo alla giusta segnalazione dei titoli di servizio».

Calabrò non è convinto della necessità di riaprire i termini per la revisione. «Ma, se come dite, era chiaro nel bando di agosto che gli anni di esperienza maturata dovevano essere presentati per singolo incarico e non sommati, allora perché questa validazione? Non vorrei che la pezza sia peggio del buco. Sirischia di duplicare i ricorsi perchè agli esclusi del primo turno si aggiungeranno quelli del secondo. Un consiglio? meglio usare solo la prima graduatoria dopo verifica puntuale e rigorosa dei titoli e delle esperienze professionali effettivamente svolte». A questo proposito Cosimo Oteri si domanda se davvero ci sia stata una verifica sui titoli e sull’esperienza di coloro che sono stati assunti in autunno dalla lista provvisoria. La Msc, che ha recentemente affidato una consulenza legale all’avvocato Santi Delia (a poche ore dalla notizia di denunce di candidati in Procura ), risponde che i controlli sono stati effettuati e che saranno effettuati verificando le autocertificazioni prima della firma di ogni contratto.

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