Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Messina, cittadella dei diritti nelle aree di Gravitelli: si accelerano i progetti

A Palazzo dei leoni si sta lavorando intensamente sulla definizione degli elaborati progettuali e sugli atti che saranno oggetto della gara d’appalto. I tempi sono stringenti, le risorse arrivano dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e vanno utilizzate e rendicontate entro il 2026. La “Cittadella dei diritti”, all’ex Città del Ragazzo di Gravitelli, è uno dei quei punti fondanti che fa da ponte tra l’Amministrazione De Luca e quella Basile. Nel solco della continuità, tra il progetto del “Dopo di Noi”, volto a potenziare i servizi per i soggetti con gravi disabilità, e quello, ancor più, ampio di fare delle strutture e di quelle aree lasciate in eredità da un grande sacerdote messinese, padre Nino Trovato, un grande Polo del nuovo Welfare a Messina. La storia è ben nota. L’ex Provincia regionale si è inserita nella vendita davanti al giudice fallimentare del compendio “ex Città del Ragazzo”, investendo, più o meno, la stessa somma (tre milioni e mezzo di euro) che ha incassato dall’Università di Messina per la cessione dell’ex Hotel Riviera. Un’operazione, quella fortemente voluta dall’ex sindaco metropolitano Cateno De Luca e dal rettore Salvatore Cuzzocrea, che, di fatto, per la città di Messina, è stata come il classico detto “due piccioni con una fava”. Da un lato, l’Ateneo ha potuto già avviare i lavori di ristrutturazione del vecchio albergo di viale della Libertà, che nessuno voleva e che stava letteralmente cadendo a pezzi, destinato a ospitare ben 200 residenze studentesche (e sappiamo quanto pesa, nella valutazione per le classifiche delle Università, la componente dei servizi strutturali e ricettive). Dall’altro, la Città metropolitana si è assicurata un’area di grandissimo valore, venti ettari e novemila metri quadrati di superfici coperte, dalla rilevanza strategica, a un passo dal centro urbano, dotata di sufficienti spazi per immaginare davvero la “Cittadella dei diritti”, e per non far spegnere il sogno cullato (e realizzato) per decenni da padre Nino. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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