Il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario, che potrebbe evitare il dissesto del Comune di Capo d’Orlando, dovrebbe giungere in Aula nei primi giorni di luglio insieme al rendiconto 2020 che, come si ricorderà, ha certificato un disavanzo di oltre 43 milioni di euro. La delibera dovrà poi essere trasmessa entro 5 giorni alla Corte dei Conti ed entro 90 il Consiglio comunale dovrà approvare il Piano di Riequilibrio che nel frattempo l’Ufficio Ragioneria di concerto con l’assessora al bilancio, Enza Giacoponello, avrà preparato. Ma già prima, a quanto pare entro la fine di questo mese, il sindaco Franco Ingrillì illustrerà in consiglio comunale le misure correttive che prevede di adottare.
Già alcuni giorni fa le ha spiegate in audizione a Palermo alla Corte dei Conti che l’aveva convocato per rilievi relativi ai rendiconti degli anni precedenti. La decisione di un consiglio ad hoc è stata presa ieri durante la riunione dei capigruppo consiliari alla quale hanno partecipato anche il sindaco e l’assessora al bilancio, Giacoponello. La minoranza consiliare, con il capo-gruppo Renato Mangano, da giorni insisteva sull’apertura di un dibattito politico in aula sull’interlocuzione avuta a Palermo dal primo cittadino con i magistrati contabili. Sarà un consiglio comunale, da un lato certamente “storico”, perché mai nella sua giovane storia, il comune paladino si era trovato in stato di predissesto (sinonimo di piano di riequilibrio pluriennale) e dall’altro di grande interesse per l’opinione pubblica, perché gli orlandini vorranno sapere a quali sacrifici andranno incontro.
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