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Area demaniale del Diana, è intesa tra il Comune di Milazzo e gli uffici regionali

Il Municipio corrisponderà a Palermo poco oltre 193.000 euro per il 2015-2021

Pippo Midili e Santo Campolo

Alla fine ha prevalso il buon senso. Si chiude dopo cinque anni di contenzioso, di polemiche e a volte di forti prese di posizione, come la notifica di un provvedimento di sgombero, la querelle tra il Demanio e il Comune di Milazzo.
Il sindaco Pippo Midili e il dirigente dell’ufficio demanio di Milazzo, Santo Campolo hanno trovato l’intesa per definire la questione dei canoni per l’occupazione dell’area del Diana e delle aree, di competenza demaniale, della Marina Garibaldi, rivedendo le cifre che nel 2018 erano state richieste dagli uffici regionali a Palazzo dell’Aquila. Nello specifico il Demanio aveva chiesto, Fin dal 2018 una indennità di abusiva occupazione dell’area Diana a partire dall’1 gennaio 1993 di oltre tre milioni di euro. In quella circostanza il Comune rese noto che fino al 2014 la competenza sarebbe stata della Commissione straordinaria di liquidazione, non aggiungendo però altro per regolare il rapporto negli anni successivi. Solo nel dicembre del 2020, l’attuale Amministrazione, appena insediata, notando anche la condizione di degrado dell’ex area Diana, sempre più abbandonata e al centro anche di episodi di vandalismo e di inciviltà, decise di produrre delle osservazioni avverso la richiesta di pagamento, chiedendo una rivisitazione delle somme dovute, motivando ciò con il fatto che dal 2013, a seguito dello smontaggio della struttura, il Comune non aveva utilizzato la sala a vetri e altre aree. Da qui la richiesta di definire un percorso che consenta di rendere fruibili questi beni attraverso una sinergia con la Regione, attuandola magari con un protocollo d’intesa che privilegi l’interesse pubblico collettivo. E’ stato l’inizio del dialogo che, grazie alla disponibilità di entrambe le parti, ha portato all’intesa.

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