Oggi è l’ottavo giorno in cui non c’è una guida politica a Palazzo Zanca. Dal 15 febbraio nessuno è in cabina di comando della nave comunale, nemmeno quel commissario straordinario che sarebbe dovuto essere già in città per evitare la deriva. La prima indicazione trapelata dalla Regione che deve scegliere il nome di chi deve traghettare Messina verso le elezioni di primavera, era quella che venerdì scorso potesse arrivare almeno la nomina. Poi, sembrava tutto apparecchiato per la giornata di ieri ed invece è maturato il secondo nulla di fatto. Alla regione, ieri pomeriggio, c’è stato il primo vero briefing per l’analisi del profilo del commissario della terza città più grande dell’isola. Un’analisi che però non ha portato alla fumata bianca perché non sono bastate diverse ore di sondaggi e approfondimenti per arrivare alla decisione che la città, oggi acefala, aspetta. Era girato il nome di di Rosolino Greco, un alto dirigente regionale esperto di questo ruolo di commissario avendolo già ricoperto, prima di andare in quiescenza, a Trapani, ma anche Capo d’Orlando, Sant’Agata di Militello e San Filippo del Mela per restare alla provincia messinese. Ma poi il nome del 66enne di Vicari è stato smentito dall’entourage del Governatore.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina