«Non prevedere alcuna assunzione per il triennio 2022-2024». L’input arriva dalla Giunta De Luca ed è la decisione, assunta con una delibera approvata lunedì scorso, che di fatto chiude le porte di Palazzo Zanca per almeno tre anni. Un palazzo municipale che rischia decisamente di svuotarsi, ancor più di quanto già non sia avvenuto, al punto che la stessa Giunta, nello stesso giorno, le porte di Palazzo Zanca le ha chiuse anche... in uscita, bloccando la mobilità dei dipendenti verso altri enti. Il primo atto approvato nella riunione di Giunta di lunedì è il piano triennale dei fabbisogni di personale. Le linee guida, cioè, che il Comune dovrà seguire per eventuali assunzioni. Che però, appunto, sono state escluse dal 2022 al 2024. Una decisione, sostiene l’Amministrazione, figlia di un mero calcolo matematico: «il concetto di dotazione organica – viene spiegato infatti – si deve tradurre, d’ora in avanti, non come un elenco di posti di lavoro occupati e da occupare, ma come tetto massimo di spesa potenziale che ciascun ente deve determinare». Il tetto, ha certificato il ragioniere generale, è stato fissato in 75,9 milioni di euro. E soprattutto «in ordine alla programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato» è stato deciso di «dover attendere l’esito dell’esame della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio finanziario, nonostante il possesso, in capo all’Ente, delle facoltà assunzionali per coprire tutti i posti vacanti nella nuova dotazione organica».
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