Il “pacchetto” di progetti per lo sbaraccamento da oltre 140 milioni di euro c’è. E c’è anche il sì della Regione alla porzione più consistente, di questo pacchetto, quella da quasi 100 milioni. È servito, però, un ultimo passaggio in extremis (la scadenza era oggi) in Giunta regionale per sbloccare l’iter, passaggio che ieri mattina il sindaco Cateno De Luca, a suo modo, aveva sollecitato, paventando il rischio che per una sorta di ritorsione politica il Governo Musumeci stesse temporeggiando un po’ troppo. Poi, nel corso della mattinata, una telefonata tra il sindaco e il presidente della Regione ha portato ad un chiarimento, confermato, poi, da una nota ufficiale diffusa dallo stesso Musumeci, che ieri si trovava in città per una riunione con i vertici dell’Asp.
«La Regione Siciliana – recita quella nota – aderisce al Progetto nazionale per la qualità dell’abitare, strumento finanziario prezioso che potrebbe aiutarci a mettere la parola fine alla vergogna della baraccopoli messinese». In particolare «la proposta progettuale pilota è del Comune: mi ha chiamato il sindaco della città, gli ho comunicato di avere già concordato con l’assessore regionale Marco Falcone di convocare nel pomeriggio (di ieri, ndr) un'apposita seduta del Governo per deliberare in tal senso e trasmettere gli atti al competente ministero delle Infrastrutture. Nei prossimi giorni incontrerò il ministro Giovannini per evidenziargli la priorità del progetto e la sua rilevanza sociale».
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