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Dpcm, in arrivo limitazioni anche a Messina. De Luca: "La nostra sanità non reggerebbe"

Cateno De Luca

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, fin dall’inizio, ha dichiarato di voler concordare ogni azioni con la prefettura e con le forze dell’ordine, indispensabili per l’attuazione delle nuove misure che non possono essere affidate soltanto agli agenti della polizia municipale.

Per domani mattina il prefetto, la dottoressa Maria Carmela Librizzi, ha convocato la riunione del Comitato per l’ordine e per la sicurezza pubblica. In serata, durante la diretta televisiva da Palazzo Zanca (in onda su Rtp), il sindaco presenterà i contenuti di quello che ha definito «il nostro Dpcm», cioè l’ordinanza chiamata ad applicare in termini concreti le direttive del presidente del Consiglio dei ministri.

«La situazione sta sfuggendo di mano – afferma Cateno De Luca -. La provincia di Messina, attualmente, ha circa cinquanta posti letto in terapia intensiva destinati ai contagiati da coronavirus e ciò mi spinge ad attivare delle stringenti misure di prevenzione che incideranno momentaneamente su alcune nostre abitudini e stili di vita».

«La nostra rete sanitaria - dice - non sarebbe nelle condizioni di reggere neanche il 10% delle tragicità attualmente presenti in alcune regioni. Ecco perché dobbiamo attrezzarci, siamo ancora in tempo per prevenire».

Tra le misure che verranno adottate, non è esclusa la decisione di chiudere alcune limitate aree del centro (quelle dove si registrano i maggiori sovraffollamenti, nella zona tra il Duomo e la chiesa dei Catalani o nelle “isolette” pedonali tra via Garibaldi e la cortina del porto), durante le serate della movida.

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