
Non c'è una data precisa ma l'orientamento è chiaro: nelle prossime settimane si completerà il ciclo delle audizioni programmate e poi la “legge speciale” andrà all'esame del Parlamento.
Si sblocca, dunque, l'iter relativo alle proposte legislative che attendono di essere unificate in un unico testo con le “Disposizioni per il risanamento dei nuclei abitativi degradati della città di Messina”.
È la legge che, consentendo uno stanziamento tra i 200 e i 250 milioni di euro e la concessione dei poteri speciali a un commissario straordinario nominato dal Governo, dovrebbe portare all'eliminazione definitiva, nell'arco di tre anni, delle baraccopoli in riva allo Stretto.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

1 Commento
giuseppe costa
15/10/2020 09:56
...Ma non dovevano essere abbattute le baracche disabitate, dopo che sono state consegnate le casa da circa un anno? si diceva, dando priorità ad alcune zone che il tutto entro il 31 c.m ma non è stato detto"di quale anno"