L'imbronciata generalessa Musolino apre la fila, il mesto troppo mesto Mondello (qualche volta ride?) la conclude. In mezzo la cosiddetta armata bis. Musolino e Mondello, assessori agli antipodi fotografici di recente in battaglia andati per una delibera della discordia, e forse troppo esternamente visibil divenuti per i gusti plenipotenziari del comandante in capo. Spesso una fotografia dice molto di più delle frasi di circostanza che si devono per forza di cose adoperare proprio in circostanze particolari, il classico “far buon viso a cattivo gioco”.
Solo che dal clic ufficiale che ritrae la nuova giunta comunale nel pomposo Salone delle Bandiere, dopo le purghe deluchiane proprio i due ex assessori forti hanno un viso che la dice lunga, molto lunga sul loro stato d'animo, mentre posano per i fotografi. Entrambi ridimensionati nelle cariche - tra l'altro la Musolino ha perso la delega alla Polizia municipale, Mondello addirittura la poltrona di vice sindaco -, eppur costretti ad andar avanti (fino a quando?). Nella foto ostenta sorrisi anche dolce duplice caramel Rossana Carrubba, la zarina amministrativa plenipotenziaria comunale fino a ieri che presto sarà costretta a dividere lo scettro con il direttore generale, colui che “mai si sarebbe dovuto nominar”.
E il più triste ieri mattina, nel grande salone di Palazzo Zanca, in quel tripudio di annunci e proclami e dita di vittoria spalancate, sapete chi era? Quel pezzo d'uomo tutto d'un pezzo del commissario Giovanni Giardina, che ogni giorno gira con grande abnegazione in lungo e in largo per la città a far rispettare la legge. Rimuginava. Come farà ora che è rimasto orfano di Dafne?
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