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Liquidazione Atm Messina, i commissari liquidatori: tutto legittimo, accuse infondate dal M5S

"La procedura di liquidazione messa in atto è conforme alla legge e rispetta tutti gli interessi legittimi dei creditori, quindi riteniamo quantomeno infondate ed ingenerose le contestazioni formulate dai consiglieri comunali Giuseppe Fusco, Paolo Mangano, Cristina Cannistrà ed Andrea Argento del Movimento Cinque Stelle". A scriverlo in una nota i commissari liquidatori di Atm di Messina in liquidazione, Piero Picciolo, Roberto Aquila e Fabrizio Gemelli.

E ancora: "In riferimento all’atto extra-giudiziale di invito e alla diffida dei consiglieri, specifichiamo che, avendo appieno condiviso l’interpretazione fornita del segretario generale del Comune di Messina in sede di presentazione ed approvazione del piano di liquidazione, questa commissione nel tutelare gli interessi dei creditori, ha definito l’ambito civilistico nel quale la liquidazione dell’azienda deve essere ricondotto ed ha applicato le regole previste per la liquidazione delle società di capitali".

"Stupisce inoltre - comunicano i liquidatori - l’approssimazione con la quale, dopo avere fatto peraltro una asserita rappresentazione tecnico legale sulla disciplina relativa alle aziende speciali, attribuendosi competenze giuridiche (sebbene i riferimenti normativi attengano alla disciplina delle aziende speciali in fisiologia e comunque viene richiamata normativa già abrogata), gli esponenti abbiano la necessità di verificare se la procedura di licenziamento collettivo avviato dalla Atm in liquidazione debba ritenersi sospesa o meno in virtù della disciplina vigente che sarebbe sufficiente leggere e che prevede all’art. 46 del DPCM 18 del 17 marzo 2020 la sospensione interviene '...per le procedure pendenti avviate successivamente alla data del 23 febbraio 2020'".

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