In “tilt” la posta elettronica di Palazzo Longano a Barcellona che non riesce a ricevere - perché le caselle dell'ente sarebbero poco capienti - le mail inviate da chi richiede i “buoni spesa”. Le criticità sono emerse già nella tarda mattinata di mercoledì, quanto anche i creditori del Comune che continuano a sollecitare gli uffici comunali rimasti chiusi senza personale a pagare i debiti. Famiglie, sindacati e Caf, che chiedono il rilascio dei buoni spesa, ma anche professionisti che chiedono di essere pagati, si sono visti respingere le e-mail che avevano inviato sia alla casella postale per chiedere i buoni pasto, ma anche alle caselle pec.
Parrocchie e oratori scoprono che i richiedenti del buono spesa non potranno essere coloro che usufruiscono del Banco alimentare e degli aiuti della stessa Caritas diocesana e per questo, con in testa la stessa Suor Marilena Mercurio, la salesiana dell'oratorio Figlie di Maria Ausiliatrice, chiedono che sia subito riformato lo stesso modulo di richiesta. Infatti nel modulo predisposto dal Comune in difformità a quanto prevede l'ordinanza del Governo nazionale, si deve dichiarare di «non aver accesso ad alcuna misura di sostegno alimentare», tra cui il Banco alimentare e la Caritas.
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