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Coronavirus a Messina, mascherine del Comune non idonee. De Luca: "Le fornisca il governo"

Non idonee le mascherine in tessuto non tessuto distribuite anche dal Comune di Messina. Con una circolare redatta dal ministero della Salute si è notificato infatti che le mascherine in tessuto non tessuto, per essere utilizzate come dispositivi di protezione, devono essere provviste delle seguenti caratteristiche: corrispondere contemporaneamente alle norme UNI EN ISO 14683, UNI EN ISO 10993; essere prodotte da imprese che abbiano un Sistema di qualità.

Da ieri l’amministrazione comunale ha cominciato la distribuzione gratuità delle prime mille mascherine fai da te per la propria comunità – si conta di arrivare ad un totale di 20 mila. La circolare ha aperto una nuova polemica tra il governo e il sindaco Cateno De Luca.

«Poi non mi dovrei arrabbiare. Signori miei, io indosso una di queste mascherine, le quali sono state prodotte grazie alla disponibilità dell’Esercito italiano, alla Stoffa omaggiata dall’Azienda Startex tessuti di Calatabiano e grazie alla manodopera di un’azienda messinese che vuole restare anonima - spiega De Luca -. Tutto questo gratuitamente. Perché? Semplice, in giro non si trovano le mascherine con le certificazioni citate nella circolare».

«La vogliamo finire di provocare e dire che queste cose io non le posso fare? Cosa dovrei dare alla povera gente che cerca le mascherine e non le trova oppure non può sobbarcarsi il costo dello sciacallaggio a cui assistiamo circa tale dispositivo di sicurezza? Che cosa dobbiamo usare se non possiamo usare le mascherine fai da te? Perché piuttosto non le fornite voi alla popolazione, piuttosto che limitarvi a inviare provocazioni?»

«Un Governo serio – conclude il primo cittadino – che non riesce a garantire alla propria popolazione e al proprio sistema sanitario, le mascherine secondo la normativa europea, non diffida un sindaco che si sta impegnando come possibile per ovviare al problema. Piuttosto lo aiuta per il bene della collettività, oppure, essendo in un periodo emergenziale, autorizza alla creazione in loco di dispositivi di sicurezza. Questo è il motivo per il quale noi amministratori poi andiamo fuori di testa, perché in futuro il Governo dirà che ci aveva avvisato sull’uso di mascherine fai da te. Bene, dateci quelle previste dalla normativa e abbiamo risolto il problema».

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