A Taormina sembra ormai destinato a slittare al 2021 il momento del ritorno alla normalità gestionale in Asm e la conclusione della fase di liquidazione in atto dal 2011. Sul futuro dell'azienda, per di più, grava ora anche la “spada di Damocle” degli effetti imprevedibili che potrebbe avere la pesante denuncia inviata dai revisori dei conti del Comune alla Procura della Corte dei conti. Un atto intrapreso dai revisori nei confronti del Comune ma che in pratica investe direttamente Asm. Il rischio che si riaffaccia all'orizzonte è quello del dissesto per il Comune con i riverberi diretti che ciò comporterebbe per la partecipata. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.