C’è un nuovo banco di prova, per testare i rapporti tra il sindaco di Messina Cateno De Luca ed il consiglio comunale e, di conseguenza, gli equilibri politici di Palazzo Zanca. Ed è ancora l’Atm il tema principale in cima all’agenda.
Oggi si torna in Aula e all’ordine del giorno c’è il contratto di servizio della “nuova” Atm, la Società per azioni che dovrà prendere il posto dell’azienda speciale in liquidazione.
Stavolta - riporta la Gazzetta del Sud in edicola - De Luca non si è sbilanciato su date e tempi. Al momento l’obiettivo dichiarato rimane quello di far partire la Spa il 1° gennaio, che però è tra appena cinque giorni.
Ecco perché questo venerdì che segue i giorni di festa assume un’importanza cruciale per capire i contorni dell’immediato futuro di Atm (“delle” Atm, verrebbe da dire).
Il contratto di servizio che oggi verrà sottoposto all’Aula è il documento che dovrà regolare i rapporti tra il Comune e l’Atm Spa, di fatto l’architrave su cui poggerà il trasporto pubblico locale nel prossimo triennio. La validità prevista, infatti, copre l’arco temporale che va dal 2020 al 2022, con un corrispettivo totale (e comprensivo della quota a carico della Regione) di 76,2 milioni di euro.
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