Mettiamo da parte per un attimo le chiacchiere ed elenchiamo i fatti che vengono fuori dalla, per certi versi, surreale diretta Facebook che il sindaco De Luca ha trasmesso ieri sera, contornato dalla sua silente Giunta.
Primo fatto: su nove componenti dell'Amministrazione, in sei non erano in regola con i tributi, sindaco compreso, a cui era “saltata”, «per il cambio di residenza», l'ultima semestralità dell'Imu 2018. Di fatto tutta la Giunta era “morosa”, fatta eccezione per il vicesindaco Salvatore Mondello, il neo assessore Enzo Caruso e l'assessore Massimiliano Minutoli.
Secondo fatto: alcune “evasioni” non erano esattamente episodiche. Parole del sindaco: «Qualcuno aveva qualche anno di Tari da pagare, altri avevano saltato qualche versamento».
Il sindaco definisce «illazione» la definizione di “evasori” data a chi degli assessori non era in regola: come definirebbe un cittadino che domani si presentasse a Palazzo Zanca sostenendo di non aver pagato «per qualche anno» la Tari?
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.
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