Arrivano le prime conseguenze, dirette e indirette, del comizio «spartiacque» - così lo ha definito - del sindaco De Luca. La prima aspettava solo di essere suggellata da un atto formale: la nomina di Enzo Caruso come nono assessore della Giunta. A lui, oltre alle deleghe che avevamo anticipato ieri (Cultura, Turismo e Brand Messina) vanno anche le Politiche giovanili e l'inedita Valorizzazione e promozione del patrimonio fortificato. L'altra conseguenza, indiretta, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, va letta tra le righe (ma neanche tanto) di un intervento del leader di Sicilia Futura, l'ex deputato Beppe Picciolo: «De Luca, molto rumore per nulla?». In tarda serata, intanto, il sindaco ufficializza la “rivoluzione” riguardanti gli alti burocrati di Palazzo Zanca. Confermati i dirigenti Antonio Amato, Francesco Ajello, Giovanni Di Leo, Antonino Cama, Antonio Cardia, Domenico Signorelli, Salvatore De Francesco, Carmelo Giardina e Antonella Cutroneo. Non sono stati riconfermati invece Domenico Manna, Romolo Dell'Acqua e Riccardo Pagano (adesso dovranno trovare posto, in mobilità, in altre pubbliche amministrazioni).