È destinato a generare polemiche l’ennesimo blitz del sindaco di Messina, Cateno De Luca. Che dopo l’ordinanza “anti-acattonaggio”, passa dal testo scritto ai fatti.
Nel mirino del primo cittadino finiscono i lavavetri in azione in via Garibaldi, fatti sgomberare dalla villetta nei pressi della Prefettura, dove avevano utilizzato alcuni alberi come “appendiabiti”. De Luca non si crea alcun problema a mostrare tutto con un video, compresi i lavavetri, extracomunitari, cacciati di fatto in diretta Facebook dalla villetta.
“Non voglio avere a che fare con certi moralisti da strapazzo - attacca -, il sindaco non è razzista, gli girano le p... ritrovarsi di fronte a queste situazioni antipatiche, dopo aver pulito questa zona cinque giorni fa. Ho invitato questo signore (un lavavetri, mostrato dalle immagini, ndc) a rimuovere tutto, se lo beccherò un’altra volta passeremo all’identificazione e tutto il resto. Non temo critiche sterili, inutili e banali”.
Proprio a pochi metri dal teatro del blitz, sempre nei pressi della prefettura, qualche giorno fa il consigliere comunale Alessandro Russo, in protesta contro l’ordinanza “anti-accattonaggio” del sindaco, si era unito ai lavavetri per una mattinata. Adesso le polemiche sono destinate a tornare.
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