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Ex Province, a Messina continua la protesta di De Luca

Il sindaco di Messina Cateno De Luca

Nuova protesta del sindaco metropolitano di Messina, Cateno De Luca contro le soluzioni individuate per il salvataggio delle ex Province siciliane, che a suo dire manterrebbero immutati i problemi finanziari degli enti di area vasta.

"La cosa grave dell'accordo tra Stato e Regione è che si fa riferimento ad un accordo sottoscritto il 15 maggio, firmata lo stesso giorno della marcia degli amministratori locali a Palermo. Questo dimostra la scorrettezza istituzionale che caratterizza questa vicenda, se è stato l'assessore Gaetano Armao a condurre la trattativa in questi termini, se ne deve andare a casa".

Il componente della giunta Musumeci è nel mirino del primo cittadino che annuncia lo sciopero della fame e le barricate a Palazzo dei Leoni, da dove seguirà la seduta dell'Ars di oggi sull'anticipo delle elezioni dell'ex Province.

Un calderone nel quale è finita anche Bernardette Grasso: "O viene fuori con una sua posizione ufficiale o è complice e deve andare anche lei a casa". De Luca invierà nelle prossime ora una missiva per l'avvio ufficiale delle procedure di dissesto della Città Metropolitana di Messina.

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