Presentato un esposto-segnalazione per danno erariale legato alla mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, rivolto alla Procura delle Corte dei Conti delle regioni Lazio, Sicilia e Calabria. Ad agire sono i sindaci di Messina e Villa San Giovanni, Cateno De Luca e Giovanni Siclari, e i parlamentari azzurri Matilde Siracusano, Nino Germanà e Marco Siclari.
Deputazione di Forza Italia e primi cittadini (rappresentati e assistiti dall'avv. Davide De Lungo del Foro di Roma) agiscono «nell'interesse delle popolazioni delle regioni Calabria e Sicilia, dei cittadini di Messina e di Villa San Giovanni, nonché a beneficio delle ragioni erariali, facenti capo alle strutture pubbliche coinvolte nella vicenda».
Evocano l'aborto per descrivere le vicende dell'infrastruttura dal 2000 ad oggi con un'opera «fermata a metà del guado», al fine di «sollecitare e coadiuvare le Procure contabili rispetto all'attività di accertamento dei danni erariali provocati dal dispendio (passato, presente e futuro) di ingenti risorse pubbliche per far fronte alla realizzazione di un'opera mai nata».
Il problema che si sottopone alle Procure delle Corte dei Conti non è quello dei benefici mancati, «quanto piuttosto quello delle risorse inutilmente dilapidate: tutti gli esborsi, a fronte della mancata realizzazione dell'opera a un passo dalla meta, si ritrovano privi di causa e inutili».
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