Già assegnate e ancora non abitate. E non per colpa degli assegnatari, i quali vorrebbero cominciare a farne uso quanto prima. Sono le case di Camaro Sottomontagna, spettanti agli aventi titolo che avevano la residenza abituale nelle baracche situate proprio sotto il vicino ponte del popoloso quartiere. Quasi nessuna, delle 46 famiglie aggiudicatarie, si è trasferita nelle palazzine.
Una serie di problemi tra i quali gli allacci del gas, l’installazione delle caldaie e la luce negli spazi condominiali esterni, non hanno consentito, loro malgrado, il trasferimento nei sospirati alloggi. Ieri però, per loro qualche speranza di prenderne possesso, da qui a qualche giorno, è emerso nel corso di un incontro con il sindaco Cateno De Luca e con il presidente di A. Ris.Me, Marcello Scurria.
Una sorta di riunione di condominio svolta alla presenza proprio dell’amministratore, Giorgio Muscolino (ex assessore comunale e candidato alle ultime elezioni nella lista di LiberaMe), che ha ricevuto l’incarico dall’Amministrazione.
«Essendo alloggi appena consegnati – ha chiarito Muscolino - ci sono tante piccole cose da sistemare sia all'interno degli appartamenti che negli spazi comuni a partire dall'attivazione dei servizi condominiali, agli ascensori, alla luce esterna e al servizio di pulizia, cose per i quali mi sono già attivato».
Il Comune, dal canto suo, sta verificando tutto quello che in appalto non è stato ancora completato perchè alcuni fondi sono stati destinati agli interventi di messa in sicurezza della montagna situata dietro il complesso abitativo.
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