Prosegue sottotraccia la mediazione della deputazione regionale per cercare di tutelare gli anestesisti-rianimatori “contrattisti” attualmente in servizio al Policlinico di Messina, praticamente tagliati dal “Concorsone” che ha aperto le porte della mobilità ad altri tredici professionisti.
Un percorso possibile grazie alla delibera del 22 novembre scorso con la quale la Regione ha predisposto le procedure per occupare i posti vacanti sul territorio siciliano, trovando però risposte diverse: se, infatti, a Catania ad esempio è stato bandito un solo posto fra tre ospedali e l’Asp, le aziende messinesi hanno permesso a 28 specialisti di indicare lo Stretto come sede di destinazione.
Nello specifico, dal Policlinico, nell’indicazione sulle necessità della pianta organica non si è tenuto conto degli operatori in servizio a tempo determinato, facendo riferimento diretto all’effettiva copertura necessaria a garantire i servizi.
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