Una società destinata a sparire per far posto ai privati. Un’altra messa in liquidazione “di fatto” ma non ancora formalmente, destinata anch'essa a far posto ad un’erede, però totalmente pubblica. E un’altra società ancora che invece è “in fasce”, appena nata, ma con mille incognite di fronte. Nel quadro delle società partecipate, l’unica a vivere una quotidianità di certezze sembra essere l’Amam.
Per il resto, dalla MessinaServizi all’Atm arrivando alla Messina Social City, la condizione imperante, per motivi divesi, è quella della precarietà, con passaggi chiave da consumare nei prossimi mesi, in qualche caso anche prima. La novità di ieri è che la cornice entro cui l’intera macchina comunale dovrà muoversi, il bilancio di previsione, è ormai quasi pronto.
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