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Messina, De Luca non scioglie la riserva sulle dimissioni: decido a fine mese

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca

Il sindaco Cateno De Luca non torna ancora indietro sulla data spartiacque del 30 settembre: solo quel giorno si saprà se il suo mandato proseguirà, oppure se avrà deciso di dimettersi.

In una lunga intervista concessa a Gazzetta del Sud, De Luca riconosce passi avanti con il consiglio comunale, ma al tempo stesso spiega di voler attendere il passo decisivo della modifica del regolamento in Aula prima di decidere: «Ho avuto un confronto molto sereno con il gruppo consiliare di “LiberaMe” - racconta - e ho preso atto che il tema che avevo posto è stato compreso. Ho ribadito un concetto: ho necessità che la questione si chiuda in tempi immediati, perché in coda abbiamo atti delicati. Dobbiamo aprire una fase di responsabilità. Io mi prendo le mie, il consiglio comunale deve prendersi le sue».

E aggiunge: «Quando certe lobbies si metteranno in moto perché cominceremo a toccare i temi che hanno portato al collasso questo comune, e in cima ci sono i servizi sociali, io desidero che i consiglieri dicano perché stanno votando in un modo o in un altro».

Il fatto che stia continuando a programmare azioni anche a lungo termine non significa che quello delle dimissioni sia un bluff: «Io faccio la mia parte fino in fondo, anche per lasciare eventualmente tutto in ordine. Lo sbaraccamento? Non si fermerebbe, proprio per questo ho insistito per la dichiarazione dello stato di emergenza, che obbligherebbe il Governo ad andare avanti a prescindere dal sindaco».

Per questo conferma: «Le scadenze che ci siamo dati, 31 ottobre per gli sgomberi e 31 dicembre per le demolizioni delle baracche, sono assolutamente fattibili. Siamo in linea coi tempi».

De Luca fa un giro d'orizzonti sui servizi sociali («spesa sproporzionata») e sulle società partecipate, dall'Atm («fiore all'occhiello? Sì, ma a che prezzo») alla MessinaServizi («l'esubero di personale è un dato di fatto, la privatizzazione resta l'obiettivo»), confermando anche l'intenzione di smantellare il tram: «Stiamo approntando un cronoprogramma per arrivare all'ultimo viaggio del tram».

Il sindaco ribadisce il messaggio al personale comunale: «Io ho affermato che la maggior parte del personale qui è scarso, e non perché  sono scarsi ma perché vogliono essere scarsi». E spiega perché rinvia da settimane il confronto con i sindacati: «Perché non sono ancora pronto. Devo prima avere il quadro completo». Ma De Luca non esclude nulla nemmeno sui passi economico-finanziari: «Il dissesto? Possibile al 50 per cento».

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