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C’è un “mercato” dei voti?
Esplode la bagarre

C’è un “mercato” dei voti? Esplode la bagarre

Le Regionali del novembre 2017, le Amministrative del prossimo 10 giugno. Tutto s’intreccia e le polemiche che corrono, come frecce avvelenate, sui social, incendiano il clima della campagna elettorale in riva allo Stretto.

Dopo l’allarme-denuncia di uno dei candidati alla sindacatura, Pippo Trischitta, sul “mercato dei voti” che a Messina verrebbero venduti con prezzi che variano tra 50 e 100 euro, si è scatenato un vero finimondo, tra batti e ribatti, scambi di accuse, repliche e controrepliche.

Trischitta 1

L’antefatto: «Oggi mi hanno spiegato come funziona il sistema – ha scritto l’ex capogruppo di Forza Italia –, prima di entrare al seggio ti offrono 50/100 euro per un voto. Tu entri, voti, fai la foto, poi esci, fai vedere la foto e ti danno i soldi...». Apriti cielo.

De Luca 1

«La Procura della Repubblica intervenga e faccia fare a Trischitta nomi e cognomi di chi paga per i voti a Messina». È veemente la reazione di un altro candidato sindaco, eletto deputato all’Ars nelle Regionali di novembre. «Perché il buon Pippo Trischitta non fa nomi e cognomi? Forse perché fino a qualche mese fa era il capogruppo di un partito coinvolto anche in Gettonopoli di cui egli era complice. Perché sapeva ma ha taciuto? Ci siamo stancati di questi improvvisati moralizzatori che fino a qualche mese fa erano sodali degli stessi personaggi che ora hanno la peste. Pippo Trischitta ha votato alle elezioni regionali per tale Santi Formica candidato trombato in Forza Italia e per le Politiche di marzo scorso sempre per Forza Italia, cioè il partito nelle mani di Genovese che ha pure la colpa di non aver voluto Pippo Trischitta candidato a sindaco e quindi ora ne subisce le ire come il fidanzato tradito. Vogliamo nomi e cognomi degli ex sodali politici di Pippo Trischitta. La Procura agisca subito dopo questa denuncia».

Trischitta 2

«Perché ha reagito De Luca? Non comprendo, forse si è sentito colpito? Avrà avuto i suoi buoni motivi per farlo. Mi sembra, comunque, che il 23 gennaio scorso la Gazzetta del Sud ha scritto di una indagine per voto di scambio relativo alle ultime Regionali. Non ho nomi da fare perché non conoscevo tale sistema, ormai diffuso in tutta la Sicilia. Averlo denunciato pubblicamente ha dato fastidio? Me ne farò una ragione, ma sono certo che alle prossime Amministrative ci penseranno prima di farlo. Resta, però, un dubbio: perché De Luca ha reagito?».

De Luca 2

«Trischitta si chiede perchè io voglio sapere i nomi di chi comprava i voti, lo vorrei conoscere perché gli ricordo che era lui ad essere alleato politico delle stesse persone che ora attacca per rifarsi una verginità, visto che prima era capogruppo di Forza Italia con i consiglieri comunali appartenenti all’apparato Genovese a cui lui fa sempre allusioni. Perché Trischitta non ha abbandonato Forza Italia quando è entrato il gruppo Genovese? Rispondo io al suo posto: perché l’on. Santi Formica gli aveva promesso che sarebbe stato il candidato sindaco anche con il sostegno di Francantonio Genovese e la candidatura di Bramanti, imposta dalla cricca politica Germanà-Genovese lo ha fatto diventare schizofrenico. Le date del suo abbandono di Forza Italia coincidono con la candidatura di Bramanti e non con l’entrata in FI della famiglia Genovese. Faccia i nomi e cognomi ed esibisca le prove oppure taccia per sempre».

Germanà

Nella querelle entra anche l’on. Nino Germanà: «Apprendo dalla Gazzetta del Sud che Trischitta ha fatto un post su Facebook raccontando di come qualcuno gli abbia spiegato come si comprano i voti a Messina. È imbarazzante vedere come l’ex uomo di Fini che si è riciclato in Forza Italia si stia trasformando in un clown della tastiera e invece che fare nomi e cognomi spara nel mucchio contando sulla ribalta mediatica. Più che un post sembra una lettera anonima e spiace vedere che ad accuse anonime la stampa dia tanto risalto. Invito Trischitta, che pur di avere più like e qualche articolo di giornale la spara sempre più grossa, a fare nomi e cognomi di ha comprato o venduti voti. Anzi, visto che qualcuno gli ha spiegato come funziona vadano insieme in Procura, come è giusto che sia. Dopo 20 anni di militanza tra partiti e istituzioni si è ridotto ad avere crisi di astinenza se non lancia schizzi di fango su qualcuno, un po' come il personaggio di Crozza, Napalm51, sempre più lontano dalla vita reale. Denunci non a Zuckeberg ma in Procura sia chi compra i voti che il signore che gli ha spiegato come si fa. E lo faccia subito, altrimenti o è connivente oppure è solo un imbroglione».

Trischitta 3

«Avrebbero dovuto essere d’accordo con me e invece, dopo De Luca, anche Germanà si sente chiamato in causa. Perché questa reazione, se non ho fatto i loro nomi e ho parlato di un sistema? Pensano che farò mobilitare le forze dell’ordine per le Amministrative? Mandano segnali a qualcuno? Penso che siano questi gli aspetti che la Procura dovrebbe approfondire. Insisto, perché questa reazione di De Luca e Germanà, entrambi candidati alle ultime Regionali? C’è qualcosa che io non so?».

Ultima annotazione, anzi una risposta all’affermazione di Germanà che si chiede il perché «la stampa dia tanto risalto» a polemiche di tal fatta. Riferire un allarme, da qualunque parte provenga, sulla regolarità delle consultazioni, è un dovere per chi racconta le vicende politiche. E che ci siano in corso inchieste sulle Regionali di novembre in tutta la Sicilia, non è un mistero. In vista delle Amministrative 2018, tutti devono giocare alla luce del sole. Il resto è solo bagarre pre-elettorale.

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