Una cinquantina di persone assiepate in un bar di San Licandro, una moltitudine di problemi sollevati, altrettante risposte fornite. È così che si è svolto uno dei primi incontri da candidato sindaco ancora “ufficioso” di Gaetano Sciacca, l’uomo su cui punta il popolo dei 5 Stelle per le Amministrative di giugno. «Non mi vedrete attaccare gli altri né litigare – ha spiegato –, io voglio sapere dalla gente comune quali sono i problemi di questa città e voglio spiegarvi quali sono le mie soluzioni per risolverli». Tra i presenti all’incontro anche volti non nuovi alla politica, delusi sia dal centro-destra che dal centro-sinistra, che hanno voluto conoscere i piani per risollevare le sorti della città proposti dal direttore dell’Ispettorato al Lavoro. Tanti gli argomenti affrontati in due ore di dibattito: dall’ecopass all’Autorità portuale, dal futuro della Fiera alla crisi del settore edile, dalla salvaguardia delle colline al turismo, passando per la lentezza della macchina burocratica. E poi quel ventaglio tanto vario, quanto ampio di “piccoli problemi quotidiani” che danno l’idea di come Messina, talvolta, possa essere distante anni luce dall’essere una città “normale”: l’assenza di parcheggi, di spazi verdi, di illuminazione, di manutenzione stradale, di scerbatura, di pulizia. A questi Sciacca ha risposto con un secco «C’è una macchina comunale che va fatta funzionare e bene, sono stato a capo di altri enti e non è affatto impossibile riuscire a fare bene, a volte basta davvero poco per dare servizi migliori, mi spiace dirlo ma forse non tutti ne sono in grado».
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