Un viaggio in musica attraverso le stagioni della vita, toccando sentimenti, passioni, impegno, incanto e disincanto, il concerto che Simona Molinari, artista jazz italiana fra le più talentuose, terrà stasera alle 21 al Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito della stagione 2024-25.
La data del concerto coincide con l’uscita sui digital store della nuova versione di “Amore a prima vista”, brano inciso nel 2010 con Ornella Vanoni. In scaletta i grandi successi della cantante napoletana, come “Egocentrica”, “La Felicità“, “In cerca di te (sola me ne vò per la città)”, accanto ai classici “Mr Paganini” (Ella Fitzgerald) e “A rose among thorns” di Ennio Morricone (dal film “Mission”). Spazio anche a pezzi dall’ultimo album “Hasta Siempre Mercedes” (Bmg), tributo alla cantante argentina Mercedes Sosa, con cui Molinari ha vinto di recente la Targa Tenco come miglior interprete.
Diverse le tematiche che faranno da collante ai pezzi in concerto, tra cui non mancano l’innamoramento, la passione e l’impegno. «È sempre stato importante per me seguire un fil rouge nei concerti – ci ha detto – perché dà un senso a quanto ho fatto finora e a quello che posso raccontare. Mi permette di entrare in comunicazione col pubblico».
Questo percorso include anche la nuova versione di “Amore a prima vista”, riproposto in chiave electro lounge con la produzione di Papik. Perché la scelta di reinterpretarlo?
«Ho deciso – risponde – di registrare nuovamente e rimasterizzare i brani dei miei primi dischi, in modo che chi le ascolta nel live possa salvarle da tutte le piattaforme digitali. Questo è il primo brano di un’operazione in cui sperimento assieme ai produttori una ricerca sonora da poter inserire in ogni pezzo. In questo caso ho chiesto a Papik di accostare alla bossa nova dell’originale queste sonorità tipicamente sue in grado di aggiungere la nota di modernità che mi occorreva».
Uno spazio importante nel concerto avrà l’ultimo disco “Hasta Siempre Mercedes”, che ripropone brani iconici di Mercedes Sosa, una figura di donna e artista impegnata che richiama la cantastorie licatese Rosa Balistreri. È così? «Il mood è infatti lo stesso del canto popolare della Balistreri. Mercedes Sosa era attivista per i diritti umani e fu esiliata in Europa perché nella sua musica raccontava cosa stava accadendo nell’Argentina degli anni ’80, segnata dalla dittatura più violenta di sempre. Vedendo il riproporsi di una certa aggressività e violenza, espressa anche in una parte di musica contemporanea, mi è sembrato doveroso impugnare la voce e farla diventare uno strumento, un veicolo di memoria e ispirazione; creare quindi spettacoli propositivi di un’altra visione del mondo».
Un omaggio che nasce dallo spettacolo “El pelusa y la negra”, realizzato con Cosimo Damiano Damato, sulle storie di Diego Armando Maradona e Sosa. «Lo spettacolo prevedeva monologhi e canzoni nel racconto della storia di Maradona. Cosimo mi chiese di accompagnare la narrazione con la musica, così gli dissi che avrei voluto raccontare, oltre alla storia di un grande uomo, quella di una grande donna. Abbiamo pensato a Mercedes perché lei e Diego si sono conosciuti, hanno condiviso un certo stile di vita e avuto due esistenze che vanno al di là di ciò che hanno fatto. Sono state figure di grande ispirazione».
Accompagneranno Simona Molinari Claudio Filippini (pianoforte e tastiera), Egidio Marchitelli (chitarre), Nicola Di Camillo (basso elettrico) e Fabio Colella (batteria e chitarra).
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