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Il rap di Fabri Fibra sbarca a Capo Peloro: "Intro (cielo)" e "Good fellas" aprono il concerto di Messina

Un viaggio lungo due decenni all’interno della scena rap italiana, marchiata per il grande pubblico soprattutto dal nome di Fabri Fibra. L’Estate Live 2023, il tour del rapper marchigiano, ma ormai milanese d’adozione, fa tappa a Messina, nell’Arena Capo Capo Peloro restituita definitivamente al pubblico la scorsa settimana con la due giorni dell’RDS Summer Festival. Artista della parola, cerimoniere di una liturgia che ha fatto del rap il nuovo cantautorato, crudo e onesto, tanto criticato quanto acclamato. Fabri Fibra è uno che ha amato e perduto. Che ha fatto strada da solo, che ha collaborato (con Colapesce e Dimartino in "Propaganda"; con Lazza e Madame in "Caos", il pezzo che dà il nome all'ultimo disco). Vent'anni di carriera appena compiuti (Turbe Giovanili, è del 2002, due anni dopo il salto main stream con Tradimento), dieci album (più uno dal vivo e una raccolta), tanto oro e platino e multiplatino... ma Fabrizio Tarducci da Senigallia è sempre lui. Quello che, quando ha finito gli studi e "tutti stavano trovando un lavoro 'inquadrato', sapevo di dover tenere duro, di voler restare stretto al mio sogno".

Un concerto per 1.500 persone circa, per un'arena che ha abbandonato i lustrini e i colori di RDS, diventando spoglia, senza un punto ristoro e solo con il gazebo del merchandising ufficiale. Pochi come Fabri Fibra, negli anni duemila, hanno mantenuto un successo costante nel panorama musicale italiano, cambiando anche la scena rap, con il pregio di averla sdoganata anche al pubblico mainstream. Jeans, cappellino e t-shirt nera. Il concerto è scattato alle 21,30 con "Intro (cielo)", direttamente dall'ultimo album Caos, e "Good fellas" introdotta dalla voce di Rose Villain. Domani Fabri Fibra sarà a Palermo per il Green Pop Fest ai Cantieri Culturali della Zisa) e l'1 agosto ad Acri.

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