Ha 24 anni, tratti del volto gentili quanto quelli dell’animo e uno sconfinato talento: una storia di bellezza e armonia quella del messinese Joseph Arena, che grazie alla musica ha scoperto “il prodigio di accostarsi al Divino”. La passione per le note nasce quando è ancora “una cellula” nel grembo della mamma: «Ero sempre agitato prima dei suoi concerti, ma appena iniziava a suonare mi tranquillizzavo»; anche la nonna paterna aveva intuito il genio di quel bambino «dall’orecchio assoluto», che nelle esercitazioni di solfeggio più difficili riusciva sempre a sbalordirla.
Figlio e nipote d’arte - papà Antero violinista, mamma Maria Assunta Munafò pianista e clavicembalista e la nonna Teresa Salvato, storica docente di pianoforte principale al conservatorio “A. Corelli” - già a 6 anni il piccolo Joseph manifesta la volontà studiare musica; tra il pianoforte e il violino, la scelta ricade sul secondo strumento, che sentiva sarebbe diventato il suo «compagno di vita».
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