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Il successo del Tezenis Summer Festival: canta Messina e sii orgogliosa

Soddisfazione e orgoglio, e non per mero campanilismo, ma per una serie di ragioni che proviamo a riassumere in sintesi

«Ero bellissima...». Quando Annalisa ha ripetuto il ritornello della sua canzone di successo, un vero e proprio mantra-tormentone che ci accompagna da mesi, moltissimi, tra quelli che erano in piazza e chi guardava il Tezenis Summer Festival in diretta sul canale 66 di Radio 105, hanno pensato la stessa cosa. E sì, possiamo dirlo, con soddisfazione e orgoglio: cara Messina, eri bellissima. Quando vuoi, lo sei sempre...
Soddisfazione e orgoglio, e non per mero campanilismo, ma per una serie di ragioni che proviamo a riassumere in sintesi. 1) Quello andato in scena venerdì sera è uno dei massimi eventi musicali d’Italia. Sono quattro le sedi prescelte, Rimini, Messina, Paestum e poi il gran finale il 30 giugno, a Genova. A Rimini erano diecimila, in riva allo Stretto oltre ventimila. 2) Si dice che piazza Duomo, cuore della città, sia stata una scelta rischiosa. I problemi di sicurezza ci sono sempre, in ogni evento pubblico. Ma che tutto sia andato complessivamente molto bene (con qualche malore, inevitabili disagi e rallentamenti nel traffico), dimostra che i livelli di sicurezza, e l’impegno della Prefettura e di tutte le forze dell’ordine, sono stati garantiti. Il trasporto pubblico ha funzionato, molto più che a Roma in occasione di grandi concerti. Il deflusso delle persone, in uscita dalla piazza, è stato ordinato. Cosa si poteva pretendere di più? 2) Perché piazza Duomo e non lo stadio o altre location? Semplice: perché quello è il cuore della città. Perché quando si vuole fare un evento popolare, mettendo nelle condizioni tutti di partecipare, e non solo chi è disposto a pagare 50, 70 o più di 100 euro a concerto, la piazza è la scelta più giusta e socialmente equa. Soprattutto quella piazza, la piazza di venerdì sera, invasa da un popolo di ragazze e ragazzi festanti, quasi increduli di assistere alle esibizioni di molti dei loro “idoli”, tutti insieme sul palco. Era la filosofia del Festivalbar, ricordate? E anche lì, le serate finale si svolgevano nelle piazze più belle d’Italia, piazza del Plebiscito a Napoli, piazza degli Scacchi a Marostica, il “salotto” di Ascoli Piceno, lo scrigno di Pistoia e l’elenco potrebbe continuare. 3) Le immagini trasmesse in diretta nazionale da una delle tv più amate da giovani e giovanissimi sono state un formidabile veicolo promozionale di piazza Duomo e di Messina. Solo chi ha i paraocchi, chi è vecchio (nell’animo, non d’età) non riesce a capirlo. 4) “Panem et circenses”, si dice in queste occasioni. Date lo spettacolo al popolino, per nascondere i veri problemi. Sì, di “panem et circenses” vive la nostra economia. Con “panem et circenses” si rilancia il turismo e la prova evidente è che per questo week-end si è registrato il sold-out nelle strutture ricettive di Messina. Lo slogan “Messina città degli Eventi”, quando funziona, è un determinante elemento attrattore. Quando una città riesce a entrare nei circuiti nazionali e internazionali, ne beneficia l’intero tessuto socio-economico. Poi, è ovvio, e non si dovrebbe neppure sottolinearlo, che ci sono mille altre cose alle quali pensare, emergenze da affrontare, problemi da risolvere, opere e progetti da realizzare.
5) Un’altra possibile location, per un Festival del genere, avrebbe potuto essere l’ex Fiera. Ma sappiamo che la cittadella fieristica è scandalosamente inutilizzabile ormai da troppi anni. Quando sarà recuperata, e restituita alla pubblica fruizione, sarà un prezioso tassello in più da giocarsi in simili occasioni, o per altri importanti eventi.
E allora torniamo all’inizio, a quel “eri bellissima” che Annalisa ha dedicato alla nostra città. Per una volta, canta, Messina, e sii orgogliosa di te stessa.

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