Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

No ai ricatti, niente tir per le strade di Messina

La protesta dei Tir a Messina

Il blocco degli accessi al porto di Tremestieri, avvenuto martedì sera, è stato un gesto grave, frutto sicuramente della esasperazione di un'intera categoria, quella degli autotrasportatori, ma in ogni caso inaccettabile.

E l'auspicio è che, dopo il vertice odierno in prefettura, enti e istituzioni non cedano a imposizioni e ricatti. Il ritorno alla piena funzionalità, a partire dal 3 giugno, della rada San Francesco, non significa che i tir possono tranquillamente da quella data scorrazzare per il centro di Messina.

Vigono precise ordinanze che vietano il passaggio dei mezzi pesanti nel perimetro urbano e lo consentono solo in condizioni particolari, quando cioè il porto di Tremestieri non è utilizzabile. In questa fase si potenzino pure le corse nel porto della zona sud ma non si pensi di trovare qualche escamotage per far transitare parte dei tir su Boccetta e in viale della Libertà.

Piuttosto Regione, Comune e tutti gli altri soggetti che hanno competenze sul territorio facciano in modo che il cantiere del nuovo porto di Tremestieri finalmente decolli, senza più indugi o giustificazioni che non reggono più. E se ci sono gli estremi per chiedere il commissariamento di questa grande opera, come ha fatto il governatore Musumeci indicando una serie di appalti fermi o da accelerare, lo si faccia pure.

Guai a pensare che il ritorno alla normalità per la città di Messina sia il passaggio dei mezzi pesanti sulle strade del centro.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia