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Impennata della Tari a Messina: aumenta del 9%. Cento assunzioni per lo spazzamento

La Giunta presenta al Consiglio il piano tariffario per la gestione dei rifiuti

L'ufficio tributi del Municipio di Messina

È il tributo locale meno amato dai cittadini e, visti i numeri, da oggi lo sarà ancora meno. La Tari del 2021 crescerà in maniera significativa con i messinesi che dovranno farsi carico di una media del 9% di aumento della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti. Una percentuale che rischia di aumentare nel corso dell’estate se, come sembra, dovesse esserci un ritocco della Regione dei costi di smaltimento dei rifiuti per la crisi degli impianti di smaltimento. Ma intanto partiamo dalle certezze. La Tari di Messina aumenta in maniera superiore alla media degli scorsi anni perché i costi generali del servizio, sono cresciuti anche oltre il 12%. A frenare l’impennata ( con un guadagno del 3%), l’emersione di una vasta platea di contribuenti nascosti, evasori, che , come tutti gli altri, si dovranno fare carico della loro parte di tributo. La Giunta, dopo i pareri della Srr, ha preparato il Piano economico finanziario e tariffario da presentare al consiglio comunale per l’approvazione entro la fine del mese.

C'è anche una buona notizia: l’assunzione di 100 nuovi dipendenti che saranno impiegati, nei prossimi mesi, nel deficitario servizio di spazzamento. Si aggiungono ai 150 assunti a tempo determinato nel corso del 2020 per il porta a porta e che saranno confermati per i prossimi 12 mesi.

 

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