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L'incidente del bus Atm a Camaro San Paolo, le perplessità dei sindacati

"Le Segreterie Territoriali di Fit CISL, FAISA CISAL e OR.S.A., augurano una pronta guarigione alla conducente del bus ATM coinvolta nel sinistro stradale verificatosi ieri a Camaro San Paolo. La collega ha trascorso la nottata in ospedale in attesa di esami specifici. Purtroppo, non si è risolto tutto con un brutto spavento della lavoratrice ricoverata in ospedale perché “particolarmente scossa”, come anticipato dalla direzione ATM che con un comunicato stampa ha sciolto la prognosi prima dei medici. L’autista in realtà ha riportato: 'Trauma cranico, contusione spalla sx, emitorace dx, colonna cervicale e lombosacrale', le è stato prescritto il collare cervicale e deve ritornare a controllo fra 7 giorni".

"Fa bene il Presidente Campagna a rassicurare l’utenza sulla sicurezza degli autobus e il sindacato conferma che i mezzi di ATM sono sicuri, ma in questo caso, prima emettere ogni parere sulla funzionalità del mezzo per liberare l’Azienda da ogni responsabilità, sarebbe stato opportuno utilizzare la delicatezza di attendere i tempi necessari per capire il reale stato di salute della dipendente e successivamente apprendere dalle sue dichiarazioni la dinamica dei fatti".

"Fit CISL, FAISA CISAL e OR.S.A., prima di ogni pronunciamento, si riservano di conoscere gli esiti di eventuale inchiesta aziendale con le verifiche, si spera, di professionisti non di parte. Il Sindacato si limita a segnalare che la macchina 807, coinvolta nel sinistro, di recente è stata oggetto di decine di “fogli guasto” sottoscritti dagli autisti e da mesi è immessa in servizio nonostante il parabrezza infranto da una vistosa lineatura. Auspichiamo che questa volta il caso non si risolva con gli atti di “giustizia sommaria” ormai caratteristici della nuova gestione ATM che in casi simili non ha esitato a emettere contestazioni disciplinari e chiedere agli autisti il rimborso dei danni, ignorando le richieste del sindacato che da mesi avanza la proposta di una polizza kasko, pagata in quota parte da azienda e dipendenti alla guida dei bus, come avviene in gran parte delle aziende di trasporto".

"Per garantire l’efficienza e la sicurezza del servizio non è sufficiente la funzionalità dei mezzi, è necessaria anche la serenità dell’ambiente lavorativo che oggi in ATM viene pericolosamente a mancare, di conseguenza a un rapporto inspiegabilmente conflittuale che l’azienda ha voluto instaurare con i dipendenti, raggiunti da centinaia di sistematici provvedimenti disciplinari, mai registrati prima d’ora, e di richieste di rimborso danni alla base dei giustificati timori e dell’inevitabile ansia da prestazione che si attiva nei lavoratori chiamati a garantire il servizio essenziale.

Fit CISL, FAISA CISAL e OR.S.A. che dal primo momento hanno sostenuto il rilancio del Trasporto Pubblico Locale attraverso ATM S.p.A., invitano ancora una volta la Dirigenza Aziendale a riflettere su un concetto fondamentale: i lavoratori sono una preziosa risorsa produttiva, no un nemico da abbattere".

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