Aspettando la riapertura generale delle frontiere, sin qui avvenuta a macchia di leopardo, a Taormina intanto l'hotellerie si prepara a quella che sarà la stagione più difficile di questi anni. La gran parte delle strutture ricettive hanno atteso proprio questo mese appena iniziato per poter definire le strategie e le relative date di riapertura, tenendo conto per forza di cose del quadro internazionale complesso e di un'estate nella quale sarà inevitabile subire un calo del fatturato e si dovrà puntare, insomma, a "salvare il salvabile". A Taormina gli hotel di lusso stanno "riaccendendo i motori".
«Torneremo ad accogliere i nostri clienti dall'1 luglio 2020», fa sapere il gruppo Lvmh del magnate Bernard Arnault per quanto riguarda l'Hotel Timeo, mentre per l'altro gioiello della multinazionale francese, l'Hotel Sant'Andrea, non c'è ancora una data ufficiale: «Ci stiamo preparando per la riapertura e prevediamo di tornare operativi durante l'estate». Chi è vicino alla riapertura è il Gruppo Gais Hotels, della famiglia taorminese De Luca-Bambara. «Noi siamo pronti a riaprire - si fa sapere -. Il 19 giugno riapriremo gli hotel Diodoro e Caparena, nei giorni successivi anche l'Isabella. In questo momento ovunque si registrano ancora poche prenotazioni, ma da parte nostra c'è tanta voglia di tornare ad accogliere i turisti come da sempre facciamo. Al momento la clientela è italiana e ci sono dei turisti che erano già stati qui e hanno deciso di tornare. Sarà una riapertura di cuore e di speranza. Siamo fiduciosi che la situazione possa normalizzarsi».
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