C'è anche il messinese Sergio Pitrone tra i cento leader under30 italiani individuati da Forbes per l'anno 2020 per il settore “Art & Style”. Pitrone, classe 1994, è l'ideatore della startup Icast, della quale è co-fondatore e attuale amministratore delegato. Il portale, nato come idea per la sua tesi di laurea magistrale, ha rivoluzionato il mondo dei casting trasportandoli quasi interamente in rete, con grande risparmio di tempo e di risorse economiche, oltre che con notevole vantaggio per l'ambiente.
Icast è l'innovativo trait-d'union tra gli agenti che rappresentano modelli e modelle e tutti coloro che cercano un nuovo volto per qualsiasi progetto di comunicazione. La startup sta contribuendo al passaggio al mondo del fashion 4.0: un solo canale, con migliaia di casting gestiti con velocità, semplicità e automazione. Alla casting revolution hanno già aderito 60 booker, 5000 talenti e circa 100 casting player, tra i quali aziende come Emilio Pucci e Roberto Cavalli.
Un'idea rivoluzionaria che ha portato il giovane talento messinese Sergio Pitrone ad essere elencato tra i cento giovani più influenti nel nostro Paese, i “leader del futuro”: «Il mio sogno è sempre stato quello di fare un lavoro che mi rendesse felice in un ambiente che mi valorizzasse - afferma -, e ora l'ho realizzato».
Sin dall'età di 13 anni Sergio si è approcciato al mondo del lavoro come organizzatore di eventi, facendo il pr e il dj. È stato co-fondatore a Messina dell'associazione culturale Zenit organizzando attività di “edu-tanement” che consistono in un mix tra iniziative pop e somministrazioni soft di contenuti. Nonostante le scarse risorse economiche, queste prime attività hanno permesso a Pitrone di acquisire competenze fondamentali nel mondo della comunicazione. Ai tempi del liceo, Pitrone ha creato “Seguenda” e il liceo scientifico Seguenza, dove Sergio fu anche rappresentante degli studenti, attivista e membro del consiglio d'Istituto, fu la prima scuola d'Italia ad avere un suo diario scolastico.
Trasferitosi a Milano, Pitrone ha conseguito la laurea triennale in Economia e gestione aziendale e la laurea specialistica in Management per l'impresa all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Il giovane messinese, che ha sempre affiancato l'attività lavorativa a quella di formazione, durante gli anni universitari ha lavorato costantemente nell'ambito della comunicazione e dell'organizzazione di eventi. Dalle sue esperienze è nata l'idea di Icast, che da tesi magistrale è diventata startup innovativa ponendosi come obiettivo quello di cambiare per sempre il processo del casting. La mission della startup è quella di snellire i processi, migliorare il benessere sociale degli addetti ai lavori e garantire un minore impatto ambientale, digitalizzando book e composit di modelli e modelle grazie alla sua architettura completamente cloud.
Icast è diventato un punto di riferimento per il settore moda, un assistente casting tecnologico che permette di organizzare un casting in pochi semplici click. I clienti, infatti, possono inserire nel portale le caratteristiche fisiche e i dettagli relativi al progetto. Al contempo, le agenzie propongono i talenti che meglio rispondono alle esigenze richieste. Il core team di Icast oggi è composto da un gruppo di giovani professionisti: Giulio Aiello, conosciuto da Sergio dopo una sconfitta ad una startup competition a Milano, che si occupa di analisi, marketing e data science; Marco Pino, compagno di banco di Sergio e anche lui rappresentante ai tempi del Seguenza col quale nacque l'idea del diario “Seguenda”, che oggi si occupa di finanza, amministrazione e controllo; Giorgia Bravi, che fu alunna del team al Milano Fashion Institute e si occupa di Comunicazione e Pubbliche relazioni.
Per finanziare la “casting revolution” Pitrone e Aiello hanno fondato il marchio Vertumn che offre prodotti di comunicazione a diverse aziende e personal brand in Italia e nel mondo e Pino ha investito i guadagni del suo precedente lavoro in Deloitte. I principali quotidiani nazionali e le più importanti riviste di settore si sono interessati all'attività del giovane creativo messinese, fino all'ultimo prestigiosissimo riconoscimento di Forbes.
«Ho atteso ogni anno l'uscita dei Giovani Under30 di Forbes Italia - affermao Sergio Pitrone -. Li osservavo con sognante ammirazione, li consideravo il futuro della nazione e del mondo e tanti di loro li considero tutt'ora esempi, punti di riferimento ed ispirazione. Mi chiedevo sempre se mai un giorno ci potesse essere anche il mio nome tra quei cento… Oggi c'è. Ai miei coetanei voglio consigliare di non smettere mai di sognare e di non dare mai a nessuno il potere di determinare il loro valore perché il nostro valore è dato dalla grandezza del nostro sogno. Credo, inoltre, che la felicità non esista se non condivisa. E dedico al mio gruppo il nostro riconoscimento».
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