«Cambieremo gli indici della qualità della vita nell'arco di uno-due anni. Se ci fanno lavorare, riusciremo ad avviare e a portare a compimento opere importanti ma non solo, anche quei piccoli grandi interventi che possono innalzare i livelli di vivibilità».
La classifica annuale del Sole 24 Ore condanna Messina in piena zona retrocessione, facendola precipitare al centesimo posto, lì dove, per dirla alla Dante Alighieri, c'è “pianto e stridor di denti”.
Su questo ennesimo duro colpo all'immagine della città, si rifletterà certamente nei prossimi giorni. Ma, intanto, le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Cateno De Luca e dall'assessore Carlotta Previti, sono volte a sconfiggere il «tarlo della rassegnazione».
E vengono indicati alcuni esempi concreti. Il primo: anche l'Amministrazione De Luca punta sulla realizzazione di una grande rete ciclabile che attraversi da nord a sud l'intera città. Sembra il progetto della precedente Giunta (sappiamo tutti quanto ci tenesse alle piste ciclabili il sindaco-ciclista Renato Accorinti) e, in realtà, è la prosecuzione di un percorso tracciato.
Il secondo esempio viene da quanto il Comune e l'Amam stanno portando avanti sul fronte della riqualificazione generale delle fontane cittadine.
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