In attesa che si definisca la messa in liquidazione dell'attuale Atm di Messina (venerdì prossimo la seduta di consiglio comunale con all'ordine del giorno il piano di liquidazione), i primi effetti dell’Atm “che verrà”, la Spa che dovrà prendere il posto dell'azienda speciale, sono già stati messi nero su bianco. E non faranno piacere ai cittadini che abitualmente utilizzano il trasporto pubblico e la sosta a pagamento.
Mercoledì sera, infatti, la Giunta guidata da Cateno De Luca ha approvato il nuovo piano tariffario per bus, tram, ztl e parcheggi, in vigore da gennaio 2020. Aumentando, in sintesi, quasi tutti i prezzi attuali. In alcuni casi in modo anche sostanziale.
Per quanto riguarda bus e tram, sparisce il biglietto per corsa semplice da 1,20 euro: il ticket più basso sarà quello da 1,50 euro valido 100 minuti. Gli altri sono tutti in aumento: il biglietto a bordo va da 1,50 a 2 euro; il biglietto per due corse nella stessa giornata va da 1,70 a 2,50 euro; quello giornaliero, addirittura, da 2,60 a 4 euro.
Per quanto riguarda i gratta e sosta, non ci sarà più la fascia da 50 centesimi l’ora. Per tutte le strisce blu il costo del tagliando sarà di 1 euro l’ora, 3 euro per tutta la mattina o per tutto il pomeriggio, 5 euro il ticket giornaliero.
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