Possono tirare un sospiro di sollievo gli oltre 500 dipendenti della Messina Social City che temevano la mancata corresponsione degli stipendi di giugno. A sollevare il caso erano stati i sindacati Fiadel e Cisl, che ritenevano uffici e Consiglio responsabili a causa della “bocciatura”, lo scorso 2 luglio, della “ratifica” del contratto di servizio sottoscritto lo scorso marzo tra Comune e azienda speciale e della mancata presentazione da parte degli uffici competenti di una nuova delibera da sottoporre all'aula. Ma proprio alcuni consiglieri, respingendo con forza qualsiasi connessione tra il “no” al contratto di servizio e i ritardi nell'erogazione delle somme, hanno sollecitato la dirigente ai Servizi Sociali a richiedere un parere al segretario generale Rossana Carrubba. L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.