Messina

Sabato 27 Aprile 2024

Le cifre del disastro a Messina, l'Istat: "Un territorio sempre più povero"

Essere contenti o sgomenti? Questo è il dilemma. Da un lato, le misure di sostegno destinate alle fasce più deboli. Dall'altro, l'emergere di cifre che confermano la drammaticità della crisi strutturale di Messina, ricompresa nella più generale situazione economico-sociale del Sud. Reddito di cittadinanza, salario minimo garantito, cantieri servizi e ora anche le Borse lavoro. Sono tutti provvedimenti che cercano di innalzare i livelli di tutela delle categorie più svantaggiate e di dare un appiglio contro la disperazione all'esercito di disoccupati che popola le nostre contrade. Ma rischiano di essere solo palliativi. I numeri dicono molto, se non tutto: 9 mila domande per il Reddito di cittadinanza nel solo capoluogo, 20 mila in tutta la provincia. E ancora: 2350 istanze presentate nei mesi scorsi per i cantieri servizi che dovrebbero essere avviati entro breve tempo. Per capire la portata del disastro socio-economico messinese, le aride cifre vanno accompagnate da altri spunti, come quelli forniti proprio ieri, nel corso del convegno svoltosi a Palazzo Zanca, dal direttore dell'Inps Mastrojeni: «Il dato che fa riflettere è che sul totale delle domande per il Reddito di cittadinanza c'è una forte presenza, circa il 20%, delle persone nella fascia 31-40 anni, cioè quando teoricamente un lavoro si dovrebbe avere». E poi ci sono le percentuali della disoccupazione a Messina che lievitano inesorabilmente, sulla base delle ultime rilevazioni Istat. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.   

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