Dopo essere stata tenuta in ostaggio per quattro giorni dalla politica, eccola la Tari del 2019 a Messina. Il voto in volata di giovedì sera, con la scadenza di legge fissata per domenica ha evitato che per il secondo anno consecutivo Messina dovesse reiterare il piano finanziario e tariffario del 2017.
Confermato - riporta la Gazzetta del Sud-Messina oggi in edicola - un aumento complessivo dell’1,6 %. Una cifra che inciderà solo relativamente sulle tasche dei messinesi, ma che rende quella del 2019, la più alta Tari di sempre con la conferma di un trend in crescita che non sembra essere destinato presto al cambio di verso.
Dunque è prevedibile, a conti fatti, un aumento di circa 3 euro per ogni duecento euro di tributo per i messinesi nelle prossime bollette.
Le rate restano tre. La prima scadrà il 30 giugno, la seconda il 30 settembre. Entrambe saranno in acconto e rispecchieranno quanto pagato l’anno precedente. Poi però arriverà il saldo che dovrà riallineare il tributo agli eventuali mutamenti della nucleo familiare o dell’esercizio commerciale. La scadenza della terza rata è prevista per il 15 dicembre. A fine maggio dovrebbero essere recapitati i bollettini, con il Comune che in queste settimane deve fare la gara d'appalto per la distribuzione di oltre 120 mila buste.
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