Ecoporto galleggiante: i tempi per avviare un confronto politico in Aula consiliare si allungano. Infatti prima che l’argomento arrivi al vaglio delle forze politiche sarà indispensabile definire il Pudm (Piano di utilizzo delle aree demaniali) che dopo l’approvazione in Giunta lo scorso ottobre è stato inviato a Palermo per le valutazioni previste dalla normativa. Successivamente, se non ci saranno intoppi, tornerà a Palazzo dell’Aquila e quindi potrà seguire l’iter finalizzato alla pronuncia del consiglio comunale. È chiaro che non è facile prevedere i tempi anche perché - si evidenzia - poi l’opera, una volta approvata, dovrà essere presente nel Piano delle opere pubbliche. A questo punto sarebbe opportuno che l’assessore allo Sviluppo economico Carmelo Torre, che è stato il promotore di questa iniziativa, avviando direttamente i contatti con la Cisvam, operasse una accelerazione presso gli uffici della Regione per riuscire ad ottenere il via libera al Piano entro l’estate per poi sottoporlo al giudizio dei consiglieri.
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