"Non sappiamo se la tassa di soggiorno verrà soppressa in àmbito nazionale ma se rimarrà in vigore certamente faremo una riflessione nei prossimi mesi per capire come poter utilizzare al meglio per la città queste cospicue somme".
Così il sindaco Mario Bolognari apre ad una possibile svolta a partire dal 2019 sull’impiego, da sempre discusso, dell’imposta turistica che fu istituita nel 2013 e che, da cinque anni a questa parte, è servita anche, e soprattutto, per i bilanci di Palazzo dei Giurati.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Taormina.
Dalla Gazzetta del Sud in edicola
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia