Ha salutato il nuovo anno con il tenore Andrea Bocelli, nella splendida Abu Dhabi. E lui, il messinese Francesco Totaro, classe 2002, ha regalato con i suoi compagni di viaggio, agli ospiti del concerto- evento, adrenalina e incanto. In una data storica per il tenore che sta festeggiando i trent’anni di carriera. Ma riavvolgiamo il nastro. «Sembrerà una frase fatta - dice in premessa il nostro concittadino, reduce da un capodanno esplosivo, ma la passione per la danza nasce nel momento in cui sono nato io, e ad essere sinceri non ricordo un momento della mia vita dove non ho ballato. Mamma mi raccontava che già quando avevo quasi un anno mettevano la musica e io danzavo come le persone più grandi».
Gli inizi alla latin Energy di Benedetto Boemi e Caterina La Rocca e il prosieguo nella città eterna all’accademia Balletto Roma. E tante sono le esperienze da annoverare in questi anni dopo che ha spiccato letteralmente il volo. Aver fatto parte del corpo di ballo del grande Renato Zero, la partecipazione al videoclip della canzone tormentone Ra-ta- ta: «Non mi aspettavo - continua - chiamassero proprio me, Mahmood è uno dei miei artisti italiani preferiti. Ancora cosa annoverare? Ballare accanto a Cristina Aguilera e Katy Perry all’evento di Dolce&Gabbana con le coreografie di Giuliano e Veronica Peparini sicuramente è stata un’esperienza indimenticabile. E per ultima, ma una delle più importanti per me, l’esperienza negli Emirati. Questo capodanno senza dubbio è stato diverso dagli altri per le emozioni che ho provato ballando per Andrea Bocelli con le coreografie di Luigi Allocca ad Abu Dhabi, in un meraviglioso hotel di lusso. Essere stato scelto tra 600 ballerini mi ha reso fiero ed orgoglioso di ciò che sono diventato, e avere l’opportunità di esprimermi in quel posto magico davanti a tantissime persone mi ha fatto concludere un anno e iniziarne un altro nel modo migliore che il mio cuore potesse desiderare».
Per il futuro si vola basso ma con qualche idea luminosa «Desideri - sottolinea - custoditi nel cassetto in realtà non ne ho molti, sono un ragazzo che sogna ma che allo stesso tempo lascia che siano gli eventi della vita a portarmi dove io desidero. Sicuramente mi piacerebbe ballare per alcuni miei artisti italiani preferiti come Elisa, Negramaro, Elodie, Ultimo, Blanco. Sarebbe davvero il massimo, come lo sarebbe ovviamente danzare per cantanti internazionali. Infine un altro obbiettivo è quello di diventare un’artista da cui gli altri, soprattutto le giovani leve, possano prendere ispirazione. E per loro è l’ultimo pensiero: «Ai ragazzi - conclude - dico di ascoltare i più grandi ma soprattutto di non mollare mai, anche quando le cose sembrano non andare mai per il verso giusto perché senza dubbio è solo con i sacrifici e il duro lavoro che si ottengono i risultati».
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