“Seconda stella a destra, questo è il cammino”…E di stelle fulgide nel cielo artistico messinese ne sono apparse tantissime negli ultimi 20 anni, capaci di risplendere anche quando il buio della pandemia, sembrava aver offuscato ogni speranza. Ha spento 20 candeline la scuola di danza, musica e arti sceniche “Studio Danza” di Mariangela Bonanno, una figlia grata della città dello Stretto che ha messo a disposizione di ragazze e ragazzi il talento e i saperi acquisiti attraverso anni di studio e formazione, permettendo loro di scoprire e coltivare il proprio talento alimentando la passione per quella che lei stessa definisce “arte nobile e pura, bella e dura”.
Un’Isola felice, quella creata dalla docente e artista messinese innamorata della danza, disciplina “che trasmette virtuose qualità, una casa che accoglie, forma e tempra amorevolmente, offrendo disciplina e perseveranza”, virtù ineguagliabili capaci di dar forma alla persona, uno spazio sospeso fra sogno e realtà raccontato nell’omonimo spettacolo con il quale la scuola ha voluto celebrare questo primo importante traguardo. Sul palcoscenico del glorioso Teatro Vittorio Emanuele, tempio indiscusso di arte e cultura - la “casa dei messinesi” come il presidente Orazio Miloro ama definirla - a “parlare” danzando, dopo essersi risvegliati da un lungo sonno, sono celebri personaggi di fiabe e romanzi storici, amati da grandi e piccini perché depositari di una “morale” sempre attuale. Sei repliche in cinque giorni, che hanno fatto registrare sold out: un grande successo quello de L’Isola Felice, lo spettacolo che raccoglie le performance più significative realizzate dalla scuola dal 2004 a oggi. Dopo essere stata liberata dalla prigionia nella quale l’aveva posta Capitan Uncino, la scintillante Trilly, fatina alata compagna di avventure dell’eterno bambino Peter Pan, intraprende un nuovo viaggio che la porterà sull’Isola felice, dove sono racchiuse tutte le virtù consegnate, cammin facendo, agli amici che incontra. Sono i protagonisti di Dice Alice (Alice nel paese delle meraviglie), Cenerella, Il mondo è mio (Aladdin), L’Amore Innominato (I promessi sposi), Masquerade (Il fantasma dell’opera) e Wam (Amadeus), che hanno preso forma nelle originalissime coreografie di classico, modern, contemporaneo, hip hop e breakdance eseguite allieve e allievi preparati dai docenti/coreografi Alice Rella, Giorgia Di Giovanni, Desirèe Trovatello e Giovanni Bertuccio, Domelita Abate, Francesco La Vecchia, Gianluca La Spada, Maria Luisa Cucinotta e naturalmente Mariangela Bonanno.
Una storia di storie che, grazie all’inossidabile regia di Valerio Vella con i suoi effetti scenici in 3D, ologrammi e videoproiezioni, esaltati dal disegno luci di Danilo La Rosa, ha catapultato il pubblico presente in una realtà parallela emozionante. Commossa Bonanno, nel corso dell’ultima replica ha voluto ricordare come dalla sua scuola siano nate realtà importanti quali la Compagnia Marvan (della quale lei stessa è direttrice artistica )- formata da allievi e ex allievi oggi professionisti - che in oltre dieci anni ha messo in scena spettacoli di teatro danza con musica dal vivo particolarmente apprezzati, il progetto “Racconti in danza” rivolto alle scuole del territorio cittadino e provinciale e varie attività di formazione e divulgazione sulla danza come disciplina composita promosse dall’associazione culturale Dis (Danza in Salute - Sicilia) e Asild (Associazione siciliana insegnanti laureati in danza della quale Bonanno è presidente); insieme a lei sul palco Aurelio Verzera, presidente della Fondazione Paolo Ferretti Ets che ha sostenuto lo spettacolo.
Con grande orgoglio è stato ricordato come la scuola abbia formato giovani ammessi alle più importanti scuole di specializzazione nazionali e estere; per questo motivo, volendo sostenere la formazione di alcuni fra gli allievi più talentuosi, Studio Danza ha assegnato cinque borse di studio della durata di un anno a Maurizio Russo (100%), Mariachiara Crimi, Chiara Paladino, Arianna Oliva e Ilaria Raffa (50%).
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