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Messina, la comunità buddista riunita all'Annunziata per la festa di "Katina"

Tempo di festa per i buddisti presenti a Messina. Questa mattina è in corso nella comunità dell'Annunziata la festa di "Katina", si tratta dell'offerta della veste speciale (Katina civara) preparata e presentata ai monaci che hanno completato il periodo di tre mesi di ritiro chiamato Vas in singalese, e Vassana in Pali, cioè il periodo di pioggia. Katina significa letteralmente "impresa", o "solido", perché l'offerta di una veste Katina aiuta a guadagnare solido buon karma. La cerimonia di Katina ha oltre 2500 anni. Si tratta di una tradizione monastica conservata e osservata dai buddisti di tutto il mondo, perché si tratta di una straordinaria opportunità di acquisire meriti una volta l'anno.Come lo stesso Buddha dispose, i monaci devono andare in giro a diffondere il Dharma, però durante la stagione delle piogge essi sostano in un tempio per un lungo periodo (3 mesi) di meditazione e purificazione.

Durante questo periodo i devoti hanno l'opportunità di imparare il Dharma dai monaci ascoltando sermoni, farsi coinvolgere in discussioni sul Dhamma, partecipando a programmi di meditazione, e l'ascolto di devozione, canto. E 'un momento di benedizione. Monaci aiutano la comunità a condurre una vita pura, sottolineando l'importanza di praticare i Cinque Precetti e gli insegnamenti del Buddha. L'offerta della veste Katina è considerato uno delle più grandi azioni meritorie. Qualsiasi altra cosa viene offerto a un monaco il giorno Katina è anche considerato meritorio in questo giorno speciale. Si dice anche che chi offre una veste Katina, ad un monaco che ha osservato la guida spirituale proposta dal Buddha con diligenza ed impegno, anche una sola volta nella sua vita, sebbene nel samsara, anche se rinasce più e più volte, non sarà nel bisogno o indigenza e non sarà mai ridotto in stracci per mancanza di vestiti.

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