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«Un’I-Dea di donna», la pittura è femmina! Oggi il vernissage della mostra a Malfa

In dialogo le opere di Balsamo, Del Monte, Leonini, Marzulli e Randazzo

Pittura al femminile, o meglio indagine della figura femminile, alla luce delle più interessanti tendenze contemporanee dell’arte. Una mostra che ha un valore speciale, ponendo una serie di osservazioni importanti, e con una qualità “militante” profonda, specie in questa fase del dibattito pubblico.
Si terrà oggi alle 18,30, nella Galleria Fabbrica 11 di Via Vittorio Emanuele, 34, San Lorenzo di Malfa (Salina), il vernissage della mostra «Un’I-Dea di Donna», a cura della studiosa e docente messinese Mariateresa Zagone.

La mostra pone in dialogo, per la prima volta, una selezione di opere che offrono una panoramica «non certo esaustiva ma ampia – si legge in una nota – e, soprattutto, forte e profonda sulla pittura figurativa femminile italiana» attraverso cinque sue rappresentati.
«La scelta curatoriale – scrive Zagone – vuole essere in primis una scelta di militanza anche se questa è stata giustificata solo dalle corrispondenze lungo quelle che, a mio parere, sono le più interessanti linee di ricerca seguite dall’arte italiana di oggi. Anni di intensa sperimentazione e ricerca personale hanno guidato Daniela Balsamo, Ilaria Del Monte, Ersilia Leonini, Jara Marzulli, Linda Sofia Randazzo a un’osservazione sempre più approfondita della figura femminile in rapporto al sé, agli altri, all’universo emotivo tradotto in pose, dettagli, oggetti e abiti di cui i corpi a volte si spogliano per diventare essi stessi protagonisti delle tele come involucri delle anime».

Le cinque artiste indagano il femminile con diverse sensibilità, cercando di svincolarlo dal condizionamento dell’immaginario maschile, e avviano una riflessione a partire dal proprio sé attraverso una pittura che diventa campo di sperimentazione e di invenzione e, come tale, potenzialmente sovversiva.
«Parlare, infatti – prosegue Zagone – , di ciò che la donna vede e sente di sé e delle altre aiuta a porsi le giuste domande e spinge nella direzione di quel profondo cambiamento tanto antico quanto auspicabile».
La mostra sarà visitabile fino al 22 settembre tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 20.

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