Uno strano incontro nemmeno troppo strano quello che Giorgio Panariello e Marco Masini disputeranno il 5 di agosto all'arena Capo Peloro, nell'ambito del cartellone «Messina città della musica e degli eventi». Sarà che loro due si conoscono da decenni, da quando frequentavano la malavita toscana, quella delle tv private, di Carlo Conti, di Leonardo Pieraccioni. «Marco – Giorgio lo ricorda bene – veniva ospite da noi. Era già un cantante affermato. Arrivava con la scia di collaboratori... Il primo telefonino l'ho visto a lui. Un Nokia con l'antenna che si chiamava telefonia mobile perché era un mobile del '400 che si portava al seguito. Poi ci siamo anche frequentati nella vita di tutti i giorni, abbiamo fatto vacanze insieme. Lì, andando oltre, ti rendi conto che la persona che sta dietro al cantante è divertente, spiritosa, a dispetto delle canzoni che lo possono far sembrare sempre disperato. E questo tutti devono saperlo».
Quindi... è più drammatico Panariello come comico o più comico Masini come cantante?
Marco Masini: «Non esiste l'uno o l'altro in assoluto. Nella vita bisogna essere entrambi, vivere profondità e leggerezza. Giorgio, come me, ha vissuto di grandi successi ma anche di enormi dolori. Per superarli devi avere la mente aperta a 360°, credo sia questo il segreto della nostra unione, ce lo siamo portati nel nostro spettacolo. Che siano parole o note... stesso sguardo attento, punti di vista differenti».
In questo spettacolo chi ha invitato chi?
Giorgio Panariello: «È nato da una mia idea, dopo anni in solitudine mi sono detto... voglio fare qualcosa di diverso, mi ci vorrebbe un cantante! Ho chiesto qua e là, ma erano tutti impegnati, non c'è stato verso. S'era liberato Masini, è stato l'unico che mi ha detto di sì».
Quindi Marco non è la prima scelta...
Giorgio Panariello: «No, è la quarta. Alla fine però è stata la scelta giusta. Il pubblico non si annoierà perché farò tutti i miei pezzi comici e poi, mentre Marco canta, ho organizzato una tombolata con ricchi premi e cotillon».
Marco Masini: «Non ha detto però che canta anche lui, né che abbiamo dovuto spendere tutto il budget destinato agli effetti speciali per comprare un autotune da 15mila euro e far cantare Giorgio, in modo che la sua voce possa competere con la mia».
Che spettacolo sarà? Come si incroceranno Panariello e Masini?
Giorgio Panariello: «Ad esempio ci sarà un incontro tra Zero e Masini. Renato che andrà a cercare Marco per fare una tournée insieme relegandolo ad un solo brano. Oppure c'è un momento in cui Marco canta Cenerentola innamorata e io intervengo col mio modo di vedere le fiabe, che sono molto più cattive di come ce le hanno sempre raccontate. Ci sarà un inedito di Masini in cui canterò anche io che è tutto da ascoltare...».
Panariello vs Masini. Sarà una sfida?
Marco Masini: «Certo! La sfida è il modo per esprimere al massimo gli estremi, ma poi la vita si vive per lo più nel mezzo. Per raccontarla basta amarla».
L’esperimento continuerà?
«Ce lo dirà la gente. Non è mai detto che quel che fa divertire noi poi diverta anche il pubblico. Se il 5 di agosto non avete nulla da fare venite a vedere. Anzi, anche se avete qualcosa da fare, fate una cosa, venite lo stesso».
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