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Pace del Mela, studenti con grandi capacità pronti per il mondo del lavoro

All'Istituto professionale “Ferraris” una storia d’inclusione: aiutato un compagno disabile

Pioggia di centisti all’Istituto professionale, che chiude quest’anno scolastico con esiti prestigiosi. E gli esami di Stato lo confermano come un polo di eccellenza capace di sfornare nuovi talenti da immettere nel breve periodo nel mondo del lavoro. Ecco i più bravi del “Ferraris”: ad ottenere il massimo dei voti sono stati Santi Gangemi, Filippo Marcini, Pino Francesco (Serale), Elia Amilicia, Samuele Torre (Manutenzione meccanica) Joele Nastasi (Manutenzione elettronica) Valeria Fucile e Concetta Mondo (Servizi commerciali). Gli otto cento registrati si uniscono all’alta percentuale di studenti che hanno superato lo scoglio dell’80, con una votazione compresa tra 80 e 100/100. Diversi studenti hanno arricchito il loro colloquio orale con la presentazione di lavori multimediali frutto sia dei recenti stage linguistici e lavorativi svolti a Valencia, nell’ambito dei progetti Erasmus, sia dei colloqui finalizzati all’assunzione tenuti con esperti del mercato del lavoro di una prestigiosa multinazionale. A complimentarsi con soddisfazione è la dirigente scolastica Cettina Ginebri: «Questi ragazzi sono la testimonianza di un apprendimento serio, responsabile, propositivo e collaborativo».

Nell’ambito dell’aspetto inclusione, si sottolinea l’attività di tutoring portata avanti con grande disponibilità, sensibilità ed efficacia dal centista Elia Amilicia nei confronti di un compagno di classe con disabilità, supportato costantemente nella realizzazione di un prototipo di sistema biella-manovella, dalla fase di progettazione a quella fattiva in laboratorio. L’alunno grazie a questa esperienza, svolta anche a classi aperte, ha potuto vivere un processo di reale inclusione e un'esperienza di crescita notevole sia sul piano personale che tecnico-professionale. Con la guida costante del docente Antonino Munafò si è giunti al prodotto finito dopo un lungo lavoro e con l’aiuto di più coetanei. «La nostra scuola si distingue come comunità di apprendimento, ma anche di condivisione e crescita in gruppo», ha detto la responsabile del sostegno della sede pacese De Pasquale.

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