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Ids Academy Series, il messinese Francesco Cannavà fra i vincitori annunciati a Venezia

Nella cinquina con “(Un)lucky” ideato dalla romana Velia Lalli

Una narrazione antiretorica della malattia che offre un punto di vista alternativo sulla portata dell’impatto fisico e psicologico di una diagnosi infausta in “(Un)lucky” del regista messinese Francesco Cannavà, fra i cinque progetti in via di sviluppo vincitori di Ids Academy Series, primo programma in Italia dedicato alla formazione e promozione di autori e produttori della serialità documentaria, per canali in chiaro e piattaforme digitali. Ieri l’annuncio della cinquina alla Mostra di Venezia, all’Italian Pavilion, durante la conferenza stampa della terza edizione (a Cagliari dal 27 settembre al 2 ottobre). Ideatrice, autrice e protagonista della docu-serie la cabarettista romana Velia Lalli, prima stand-up comedian donna in Italia, che in “(Un)lucky” racconterà il percorso di evoluzione fisica ed emotiva affrontato dopo una diagnosi di cancro al seno, mettendo in luce l’impatto che la malattia può avere su una donna di 40 anni che ha scelto la comicità come libera espressione del suo punto di vista sulla vita.

Prodotto da talenti messinesi (Renata Giuliano e Francesco Cannavà con 8 Road Film e Arturo Morano per Art Show), il progetto è nato proprio nella Città dello Stretto da un incontro tra la Lalli e il regista. «Sono andato a vedere il suo monologo “Outsider” – racconta Cannavà - A fine replica ci siamo conosciuti, con la promessa di risentirci per discutere la possibilità di una serie documentaria tratta dallo spettacolo”. Attraverso l’ironia e la condivisione di fatti personali e sensazioni intime - tra cui la trasformazione fisica, l’impatto sulla vita sociale e l’amore – e il focus su specifiche tematiche, inerenti scienza, spiritualità e sanità, Velia Lalli intende esorcizzare il lato oscuro della malattia e portare agli spettatori una visione sul cancro lontana dagli stereotipi. «Vogliamo offrire una prospettiva diversa e originale sul racconto della malattia, che da Fedez in poi è entrato nello storytelling della comunicazione di massa – ha specificato Cannavà - Quando c’è buona fede si può ragionare sul male e dare al pubblico un’occasione per imparare qualcosa in più dell’esperienza umana. Noi lo facciamo attraverso la voce e la penna di una donna che di fronte alla malattia non si è data per vinta. Come regista e produttore mi pongo l’obiettivo di diventare il tramite del linguaggio e del punto di vista di Velia».

Ids Academy Series si svolgerà alla presenza della Direzione e Produzione Documentari della Rai e dei principali broadcaster internazionali, con acquirenti e direttori di rete da tutto il mondo che offriranno al progetto un loro feedback. Le fasi successive prevedono la preparazione del teaser trailer che precederà la realizzazione e la vendita del format a reti televisive e piattaforme digitali.

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